Lui, lei, l’altra

Trierweiler

Da qualche giorno Valerie Trierweiler non è più la premiere dame di Francia. Ma solo oggi, dopo settimane, possiamo rivedere il suo volto post affaire Gayet. Le foto del suo viaggio in India, a seguito di una missione umanitaria, hanno già fatto il giro del mondo, e se lei non fosse la compagna tradita del presidente francese, probabilmente questo viaggio non avrebbe avuto alcuna copertura mediatica. Valerie, fasciata da un tailleur blu, è più magra. Il viso è smunto, lo sguardo ha perso l’aggressività che la contraddistingueva, che le aveva fatto guadagnare l’antipatico appellativo di Rottweiler. È lo sguardo spaurito e umiliato che hanno tutte le donne tradite. Come del resto quello di Julie Gayet è lo sguardo di tutte le amanti, pieno di prospettive. In Italia vedremo presto Julie nel ruolo di Elena di Troia in uno sceneggiato prodotto anche da Rai Fiction sull’Odissea, il destino si accanisce sempre nei momenti più infelici con le coincidenze più improbabili. Le sue foto di nudo sul set sono tra le più cliccate e pubblicate dai giornali di gossip. Julie è fresca, brillante, bella: il suo incarnato è illuminato dall’amore. Valerie aveva la stessa luce quando portò via Hollande a Segolene Royal, sua compagna storica per trent’anni, madre dei quattro figli del presidente. Che dire? Chi la fa, l’aspetti. E il lupo perde il pelo ma non il vizio. Capito Julie e Valerie? Vox populi, vox Dei.

Kate conquista (quasi) tutti

The Duchess Of Cambridge Visits Naomi House

Con la fine del 2013 si tirano i primi bilanci e secondo i sondaggi Kate Middleton è la donna più bella del mondo. Nonostante le critiche la duchessa di Cambridge riesce a scalare le classifiche e imporsi come reginetta di fascino. Pare che lo stile informale di Kate abbia contagiato persino la sovrana se durante le festività trascorse a Sandringham le due donne si sono salutate con un bacio sulla guancia. Meno ospitali sono stati i corgi della Regina, che non hanno accolto con altrettanto calore Lupo, il cane dei duchi di Cambridge. Per lui il veto di trascorrere il Natale con la famiglia reale. Questioni di territorio.